by Gaudenzio Brunacci (1631 - 1667)
Che si può fare
Language: Italian (Italiano)
Available translation(s): FRE
Che si può fare le stelle rubelle non hanno pietà che s'el cielo non da un influso di pace al mio penare che si può fare. Che si può dire da gl'astri disastri mi piovano ogn'or; che si può dire che le perfido amer un respiro di niega al mio martire che si può dire. Così va rio destin forte tiranna gl'innocenti con danna così l'oro più fido di costanza e di fè lasso convienelo raffini d'ogn'or fuoco di pene. Sì, sì, sì, sì penar deggio che darei sospiri deggio trarne i respiri. In aspri guai per eternarmi il ciel niega mia sorte al periodo vital punto di morte. Voi spirti dannati ne sete beati s'ogni eumenide ria sol' è intenta a crucciar l'anima mia. Se sono sparite le furie di Dite voi ne gl'elisi eterni i di trahete io coverò gl'inferni. Così avvien a chi tocca calcar l'orme d'un cieco alfin trabbocca.
Authorship:
- by Gaudenzio Brunacci (1631 - 1667) [author's text not yet checked against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Barbara Strozzi (1619 - 1677), "Che si può fare", op. 8 no. 6, published 1664 [soprano, continuo], from Arie, no. 6, Francesco Magni, called Gardano, Venice [ sung text verified 1 time]
Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- FRE French (Français) (Guy Laffaille) , "Que puis-je faire", copyright © 2017, (re)printed on this website with kind permission
Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]
This text was added to the website: 2017-05-20
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