Calipso
Language: Italian (Italiano)
E crederlo degg'io? Tu parti, Ulisse! E Calipso infelice Soffri lasciare in preda Allo strazio al dolor? No, tal disdegno Nell'alma generosa Dell'Itaco campion Del fior d'eroi che Grecia tutta acclama Albergare non può. Giusta è la fama. Quel che spuntare or veggo Sorriso di piacer, troppo mi dice che mio tu sei, che sono ancor felice. Dimmi che m'ami ancora Dimmi che ingiusta sono E che ogni dì l'aurora Noi qui sorprenderà. Scarsi ai desiri Volerai lenti I nostri istanti, E agli altri amanti Il nostro esempio Come amar debbiasi insegnerà. Gioie più vive Il ciel non ha; Ciprigna stessa Ci invidierà. Ma che! Confuso il ciglio Figgi alle navi? Oh Dio, no, Non m'inganno! E' deciso il mio fato: Abbandonar mi vuoi. Va! Parti, ingrato. Collo sdegno dei Numi, Coi rimorsi del cor! D'eterno pianto Bagnerò queste arene Che immortali il destin fe' le mie pene. Per un cor che al tuo somigli Arderà la fiamma in te E vedrai, spietato, allora Quale amor tradisti in me. Voi che udiste i giuri infidi Lieti poggi, vaghi fior, Solo ormai di questa speme Deh! Parlate al tristo cor. Il crin sciolto, i mesti veli Copriranno il bruno ammanto Finché, mosso dal mio pianto, Me l'amor vendicherà. Ma già propizia l'aura Ti strappa a queste arene... Va'! Quel mentito aspetto Raddoppia le mie pene. Potrei soffrir lo sdegno; Odio la tua pietà.
Authorship:
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Michele Enrico Carafa (1787 - 1872), "Calipso", published 1823 [soprano and piano], scena lirica [ sung text verified 1 time]
Researcher for this page: Ferdinando Albeggiani
This text was added to the website: 2004-08-02
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