by Giovanni Boccaccio (1313 - 1375)
Donna bella
Language: Italian (Italiano)
Io son sì vaga della mia bellezza, che d'altro amor giammai non curerò, né credo aver vaghezza. Io veggio in quella, ogn'ora ch'io mi specchio, quel ben che fa contento lo 'ntelletto, né accidente nuovo o pensier vecchio mi può privar di sì caro diletto. Qual altro dunque piacevole oggetto potrei veder giammai, che mi mettesse in cuor nuova vaghezza? non fugge questo ben, qualor disio di rimirarlo in mia consolazione; anzi si fa incontro al piacer mio tanto soave a sentir, che sermone dir nol poria, né prendere intenzione d'alcun mortal giammai, che non ardesse di cotal vaghezza. E io, che ciascun'ora più m'accendo, quanto più fiso gli occhi tengo in esso, tutta mi dono a lui, tutta mi rendo, gustando già di ciò ch'el m'ha promesso, e maggior gioia spero più da presso sì fatta, che giammai simil non si sentì qui di vaghezza.
Authorship:
- by Giovanni Boccaccio (1313 - 1375), appears in Il Decamerone - Prencipe Galeotto [author's text not yet checked against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Guido Alberto Fano (1875 - 1961), "Donna bella", 1901 [voice and piano], from Tre canzoni dal Decameron, no. 1. [text verified 1 time]
Available translations, adaptations, and transliterations (if applicable):
- FRE French (Français) (Francisque Reynard) , title 1: "Dame belle"
Researcher for this page: Ferdinando Albeggiani
This text was added to the website: 2011-03-01
Line count: 24
Word count: 146